Appunti di un viaggiatore curioso

1 Novembre 2010

Un viaggio ad Anzaldo è un’esperienza della Provvidenza, qui riconosci il segno dello Spirito Santo e lo riconosci nella struttura dell’Ospedale, nel suo ordine, negli ammalati che arrivano da comunità sperdute, nel sorriso di Pietro e dei suoi collaboratori.

Accanto al vento degli altopiani che ogni pomeriggio soffia e spazza le strade, soffia il vento dell’amore che accoglie tutti i pazienti; ecco la grande novità, oggi dimenticata dalla nostra civiltà che ha perso di vista i contenuti.

Accoglienza, ospitalità, fraternità, entusiasmo sono il lessico di coloro che lavorano in questo Ospedale.

Qui vedi realizzata la parabola del Buon Samaritano; la società trascura il ferito e solo uno straniero si ferma e lo soccorre .

Pietro è colui che si è fermato, è colui che ha soccorso, è colui che ha detto” fiat “ ed il suo “fiat” ha permesso, con l’aiuto della Provvidenza, la creazione della realtà di Anzaldo.

Auguri Pietro!

Dott. Maurizio Padula – chirurgo di Napoli al secondo viaggio in appoggio all’Ospedale Anzaldo.

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